USA 2012, tutto ancora da decidere in Iowa
Non c'è un favorito alla vittoria nel primo stato che vota alle primarie. Mitt Romney e gli altri candidati repubblicani alla presidenza stanno concentrando i propri sforzi sull'Iowa
NEW YORK - In vista del primo scrutinio valido per le primarie, Mitt Romney e gli altri candidati repubblicani alla presidenza stanno concentrando i propri sforzi sull'Iowa. Anche se le prospettive per un'eventuale vittoria dell'ex governatore del Massachusetts sembrano essere migliorate, la corsa per aggiudicarsi il primo stato a votare è più aperta che mai. Secondo il New York Times, a 8 giorni dal voto non c'è un chiaro favorito alla vittoria nello «Hawkeye State».
A livello locale - nota il Times - si è verificato quanto si sta riscontrando a livello nazionale: l'ex speaker della Camera dei Rappresentanti Newt Gingrich, in cima ai sondaggi nazionali da almeno una settimana ma penalizzato da una struttura organizzativa inadeguata, è stato sorpassato da Romney, che sta emergendo come il candidato con più possibilità di battere il presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Per di più, in Iowa, grazie al sostegno dei suoi fedelissimi, negli ultimi giorni il deputato del Texas Ron Paul è schizzato in cima ai sondaggi e ha attualmente un vantaggio di 1,3 punti percentuali su Romney (fermo al 21% delle preferenze), che precede Gingrich (14,7%). Mentre, scrive il quotidiano newyorkese, non è da escludere un ritorno dell'ex senatore della Pennsylvania Rick Santorum, che per alcuni sondaggi ha addirittura sorpassato la deputata del Minnesota Michele Bachmann, e segue il governatore del Texas Rick Perry (al 12%) nelle preferenze degli elettori.
Santorum potrebbe emergere prepotentemente come l'uomo del momento. Ha investito più di chiunque altro nell'Iowa, visitando tutte le 99 contee dello stato e si è assicurato il sostegno di alcuni pastori evangelici. Mentre un nuovo super comitato elettorale lo sta presentando come «l'unico, vero conservatore» presente tra i candidati.