19 marzo 2024
Aggiornato 05:30
La tragedia delle Filippine

Tempesta Washi, fosse comuni per le vittime

Il bilancio della catastrofe secondo la Croce Rossa è di 652 morti e 911 dispersi, ma un numero indeterminato di persone, di cui si sono perse le tracce, potrebbe essere inserito sulla lista delle vittime

ILIGAN - Le Filippine si preparano a seppellire nelle fosse comuni le vittime della tempesta tropicale Washi, che ha provocato centinaia di morti e di dispersi, oltre a migliaia di senza tetto nelle regioni più povere dell'arcipelago.
Washi, che da venerdì ha colpito le coste meridionali delle Filippine, ha provocato la morte di 652 persone e 911 dispersi, secondo l'ultimo bilancio della Croce Rossa, ma un numero indeterminato di persone, di cui si sono perse le tracce, potrebbe essere inserito sulla lista delle vittime, i cui corpi sono già stati recuperati. Il ministero della Salute di Manila ha confermato 533 vittime e 239 dispersi.

Le piogge torrenziali hanno investito violentemente l'isola di Mindanao, dove Cagayan de Oro, uno dei principali porti dell'isola, Iligan, altra città portuale della regione, e la provincia di Bukidnon sono state le zone più danneggiate. «La tempesta è arrivata velocemente, e ha sorpreso la popolazione che dormiva», ha raccontato alla televisione Gma il sindaco di Iligan, Lawrence Cruz.
La tempesta, con venti oltre i 75 chilometri orari, si è abbattuta anche sulla piccola isola di Negros. Circa 20.000 soldati sono stati inviati sul posto per le operazioni di soccorso che hanno permesso di trarre in salvo oltre 2.000 persone. Il governo di Manila e la Croce Rossa hanno lanciato appello per aiutare con cibo, abiti e tende oltre 47.000 rifugiati.

Ogni anno le Filippine vengono colpite da una ventina fra tempeste tropicali e tifoni: lo scorso anno due violenti tifoni, Nesat e Nalgae, hanno ucciso un centinaio di persone, mentre nel 2009 la tempesta tropicale Ketsana aveva fatto 464 vittime.