26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
La «marcia delle sgualdrine»

Parigi, donne in marcia: «SlutWalk» contro sessismo e stupri

Vestite con abiti provocanti, molte le scollature e le minigonne: «No è no. Uno stupro non è mai colpa della vittima!»

PARIGI - Un centinaio di donne ha animato a Parigi una slutwalk, letteralmente «marcia delle sgualdrine» una delle manifestazioni che, iniziate nell'aprile 2011 a Toronto, sono assurte a movimento di protesta in tutto il mondo contro il sessismo e la violenza sessuale alle donne. Vestite con abiti provocanti, molte le scollature e le minigonne, le manifestanti parigine hanno sfilato sotto il sole dietro ad uno striscione su cui campeggiava la scritta; «No è no. Uno stupro non è mai né consentito, né provocato e non è mai la colpa della vittima!«

«Sono qui perchè ne ho abbastanza dei commenti sgradevoli degli uomini per strada quando mi vesto bene e del fatto che alle serate ti ritrovi una mano sul sedere. Siamo donne, abbiamo tette e sedere e non abbiamo ragione di nasconderli», ha dichiarato all'Afp Flora Birster, una studentessa di 20 anni che partecipava alla marcia. «Nessuna forma di stupro è accettabile, giustificabile o tollerabile. Devono anche smettere di dirci come dobbiamo vestirci», le ha fatto eco un'altra animatrice di questa «Slutwalk» parigina, Marie Surgères, 33 anni. «La vicenda di Dsk ha rivelato la misoginia della nostra società», ha commentato Gaelle Hym, responsabile dell'organizzazione Slutwalk France, riferendosi all'arresto lo scorso maggio dell'ex numero uno dell'Fmi, Dominique Strauss-Kahn, per un crimine sessuale contro una cameriera a New York. La vicenda ha rilanciato il dibattito sulle relazioni fra i sessi, il potere e il machismo in Francia.

Il movimento delle «Slutwalk» è nato quando l'agente Michael Sanguinetti, un ufficiale della polizia di Toronto, ha suggerito che per essere al sicuro, «le donne dovrebbero evitare di vestirsi come troie,» parola quest'ultima che in inglese si traduce slut.