Collare bomba su ragazza, ma era un bluff
Si è trattato di un tentativo di estorsione ai danni di Madeleine Pulver, figlia di uno degli uomini più ricchi d'Australia
SYDNEY - Il «collare bomba» era un falso ordigno, ma ben elaborato per rendere credibile il tentativo di estorsione. La polizia, dopo aver scoperto che si trattava di un falso ordigno esplosivo, sta ora indagando per trovare il responsabile di una giornata di terrore, a Sydney, per una ragazza di 18 anni.
Madeleine Pulver, figlia di uno degli uomini più ricchi d'Australia, è stata sorpresa in casa, ieri pomeriggio, da un malvivente con il passamontagna. L'uomo le ha legato al collo un ordigno, lasciando poi una richiesta di riscatto. La polizia, avvertita dal padre della ragazza, William, ha impiegato circa 10 ore per liberarla dalla bomba.
Oggi, i suoi genitori hanno parlato con la stampa, informando che la ragazza è «in uno stato d'animo molto buono», nonostante tutto. «E' un po' arrabbiata» per aver dovuto portare addosso quell'ordigno per 10 ore, ha detto il padre, definendola «un'esperienza orribile». L'uomo, dopo aver ringraziato la polizia, ha chiesto ai media di rispettare la privacy della sua famiglia e di poter tornare alla vita di tutti i giorni.