Nawaz Sharif chiede inchiesta su raid, bombe a Karachi
Il leader dell'opposizione pachistana respinge i risultati dell'indagine militare
ISLAMABAD - Il leader dell'opposizione pachistana, Nawaz Sharif, ha richiesto oggi un'inchiesta indipendente sulle circostanze della morte di Osama Bin Laden, ucciso il 2 maggio scorso in un blitz delle forze speciali statunitensi ad Abbottabad, nel nord del Pakistan. Sharif ha respinto i risultati dell'inchiesta militare interna annunciata dal governo.
Sempre in Pakistan, il consolato dell'Arabia Saudita a Karachi è stato attaccato con due granate da persone non identificate, ma l'attentato non ha provocato vittime. Secondo un responsabile del governo provinciale, Sharfuddin Memon, «potrebbe trattarsi di una reazione» alla morte di Bin Laden, di origine saudita e nel mirino dei servizi segreti di Riad.
Nel frattempo, oggi Al Qaida nella penisola arabica è tornata a minacciare gli Usa e l'occidente mentre si infittisce il mistero sul figlio ventenne di Osama bin Lande Hamza, che secondo le mogli di Osama sarebbe riuscito a sfuggire al raid del commando americano che ha ucciso lo sceicco del terrore. L'ultimogenito di Bin Laden è sospettato di complicità nell'omicidio della leader pachistana Benazir Bhutto; la stessa Bhutto scrisse nell'autobiografia apparsa postuma che Hamza stava complottando per assassinarla.
In un messaggio apparso sui siti web islamisti, il capo di al Qaida nella penisola arabica (Aqpa), lo yemenita Nasser al Wahishi, ha avvertito gli Stati Uniti che «il peggio» per loro deve ancora venire, minacciando che sarà intensificata la jihad, la «guerra santa», in risposta all'uccisione di Osama bin Laden. Gli americani hanno ucciso lo sceicco, ma devono sapere che la braci della jihad ardono ancora» ha affermato lo yemenita al Wahishi nel suo messaggio. «Non pensate che la questione sia finita, il peggio deve ancora venire, quello che vi aspetta sarà più intenso e nocivo» ha aggiunto il capo dell'Aqpa.