19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Rivelazione del quotidiano britannico «Guardian»

Per l'intelligence afgana il Pakistan nasconde il mullah Omar

L'Ex capo dei servizi Amrullah Saleh: nel 2007 sapevamo che Osama era ad Abbottabad

LONDRA - Il Mullah Omar si nasconde a Karachi in un covo di proprietà dell'intelligence pachistana (Isi). A sostenere questa accusa è l'ex capo dell'intelligence afgana, Amrullah Saleh, che oggi rivela al quotidiano britannico Guardian anche di aver informato nel 2007 le autorità di Islamabad sulla possibile presenza di Osama bin Laden nell'area di Abbottabad.

«Il mullah Omar è protetto dall'Isi - sostiene Saleh - nel momento in cui io sto parlando con lei il generale Pasha (Ahmad Shuja Pasha, direttore generale dell'intelligence) sa dove si trova e riceve rapporti giornalieri dai suoi ufficiali sui luoghi dove si trovano i principali leader talebani».

L'ex capo dell'intelligence racconta quindi come già nel 2004 i suoi agenti fossero quasi certi che Bin Laden si trovasse in Pakistan e non nelle regioni tribali al confine con l'Afghanistan, «perchè era ancora molto semplice infiltrarsi in quelle zone e avevano tantissimi informatori». «Riuscivano a trovare qualsiasi arabo, ma non bin Laden», ricorda. Le informazioni divennero più precise nel 2007, quando vennero individuati due covi di al Qaida a Manshera, una città a poca distanza da Abbottabad. Ma l'allora Presidente pachistano, Pervez Musharraf, reagì con rabbia alla notizia, riferitagli in un incontro con il suo omologo afgano Hamid Karzai.

«(Musharraf) Disse: 'Ma chi sono io, il Presidente della Repubblica delle banane?' - ricorda oggi Saleh, presente all'incontro - quindi si voltò verso il Presidente Karzai e disse: 'Perchè avete portato questo Panjshiri (originario della regione afgana Panjshir, ndr) a darmi lezioni di intelligence?'» Secondo l'ex capo dei servizi afgani, dovette intervenire lo stesso Karzai per calmare l'ex Presidente che minacciava di colpirlo. Il Guardian ricorda che Saleh è sempre stato odiato a Islamabad perchè considerato un anti-pachistano.