3 maggio 2024
Aggiornato 00:00
Ucciso dalle forze speciali americane

Bin Laden, Cia: Ora Al Qaida si vendicherà

E' giallo sul corpo. In corso la prova del Dna, forse l'operazione mirava alla cattura

NEW YORK - Dopo l'annuncio del presidente americano Barack Obama che il principe del terrore Osama Bin Laden è stato ucciso nella notte dalle forze speciali Usa, sono arrivati subito i primi dubbi sulla dinamica e le finalità dell'operazione, a cui si è sommata la paura di una vendetta sanguinosa di Al Qaida negli Stati Uniti o in Europa.

«I terroristi cercheranno quasi certamente di vendicarlo, e noi dobbiamo restare, e lo resteremo, vigili e risoluti», ha detto il capo della Cia, Leon Panetta. Anche in Italia, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha commentato l'eliminazione di Bin Laden come «una buona notizia» ma il governo non «abbasserà la guardia» perché «l'Interpol ha detto che sale il rischio terrorismo».

Nel frattempo fonti del governo americano hanno indicato che è già in corso la prova del Dna su alcuni campioni di tessuti del corpo del leader di Al Qaida, che sempre secondo le informazioni diffuse dal governo di Washington, sarebbe stato sepolto in mare. Le fonti parlano di un corpo colpito da un colpo nella parte laterale della testa, il cui volto non è riconoscibile. Non sono ancora state prese decisioni, come riferisce Cnn, sull'opportunità di diffondere le immagini e con che modalità.

Sempre secondo fonti governative citate dalla Cnn, l'operazione delle forze speciali americane autorizzata dal presidente Barack Obama era pensata per uccidere lo sceicco del terrore, non per catturare vivo il numero uno di al Qaida. Ma le ricostruzioni delle fonti appaiono spesso contraddittorie, e il giallo sembra destinato a restare tale a lungo: secondo quanto riporta la televisione americana Abc, il presidente Obama già lo scorso marzo aveva autorizzato la Cia a mettere a punto un piano per bombardare il compound di Osama bin Laden in Pakistan, ma quando apprese che la struttura sarebbe stata ridotta in cenere e che gli Usa non avrebbero avuto la prova della morte del leader di al Qaida da mostrare al mondo, decise di non autorizzarlo. Nella struttura ci sarebbero state oltre 22 persone, tra cui donne e bambini.

Ma l'uso delle forze speciali non esclude che, se possibile, l'operazione degli Usa «fosse mirata innanzitutto alla cattura», come ha affermato oggi il coordinatore Usa antiterrorismo Gilles de Kerckove.