29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
La denuncia del Los Angeles Times

Gheddafi continua ad attingere dai suoi conti all'estero

Malgrado le sanzioni delle Nazioni Unite molti Paesi tardando a congelare i suoi asset

LOS ANGELES - Muammar Gheddafi continua ad attingere dai suoi conti bancari all'estero malgrado le sanzioni delle Nazioni Unite, visto che molti Paesi tardando a congelare i suoi asset. Lo ha denunciato il quotidiano americano Los Angeles Times.

Il colonnello e la sua famiglia fanno parte dei diciotto individui che si sono visti proibire di lasciare il Paese; fanno inoltre parte delle tredici persone e cinque entità i cui asset sono stati congelati da due risoluzione dell'Onu. Unione europea e Stati Uniti sono già intervenuti sui beni di Gheddafi. Ma il Los Angeles Times ha scritto che malgrado il blocco di 60 miliardi di dollari di beni da parte di Ue e Stati Uniti, molti Paesi non hanno congelato le decine di miliardi di dollari che Gheddafi ha depositato su conti stranieri in questi ultimi anni. Il leader libico ha inoltre trasferito del denaro all'estero dall'inizio della guerriglia a metà febbraio, secondo responsabili che si sono espressi sotto condizione di anonimato. Il totale delle somme non è facile da determinare, in particolare perché Gheddafi ha investito in società e istituti finanziari che nascondono il suo nome, secondo il quotidiano.

La Turchia, contraria all'intervento militare in Libia, il Kenya e molti altri paesi africani sono restii ad applicare le sanzioni. India, Cina e Russia hanno da parte loro resistito agli sforzi occidentali che volevano allargare le sanzioni. Infine, Paesi senza legami economici o diplomatici con Gheddafi non hanno cercato di identificare e bloccare i conti del leader libico, a volte in mancanza di capacità » tecniche» per scovare i suoi beni nascosti.