28 agosto 2025
Aggiornato 17:00
Nonostante l'«accelerazione» sulla questione Schengen

Mantica: Con la Francia puntiamo a soluzioni condivise

Il Sottosegretario agli Esteri: «C'è l'interesse ad affrontare un problema comune in sede UE»

ROMA - Nonostante l'«accelerazione» francese sulla questione Schengen, il clima della vigilia del vertice Italia-Francia di martedì prossimo è «molto sereno e costruttivo» e i due governi puntano a «soluzioni comuni e condivise da proporre in sede comunitaria e al Consiglio europeo di giugno». Lo sottolinea il sottosegretario agli Esteri con delega ai rapporti con i paesi Ue e l'Europa, Alfredo Mantica in un'intervista alla Stampa.

«La Francia si trova, come noi, di fronte a un'emergenza molto forte, con 400mila africani che fanno pressione sulle coste libiche per passare da questa parte del Mediterraneo» osserva Mantica. «D'altronde - aggiunge - noi stessi abbiamo attuato delle strategie di autoprotezione, consentendo che molti immigrati si spingessero fino a Ventimiglia. Che cosa avrebbero fatto queste persone lo sapevamo benissimo: nessuno di noi ha mai pensato che si spingessero fino lì perché volevano andare al mare».

La stessa commissione Ue, fa notare il sottosegretario, ha parlato dell'«opportunità di rivedere alcune norme alla luce degli ultimi avvenimenti» nella proposta che avanzerà all'europarlamento e al Consiglio il prossimo 4 maggio. Da parte francese ci sarebbe stata, insomma, soltanto «un'accelerazione»: Parigi «ha posto molto fortemente la questione» nella lettura di Mantica.

Certo, il 26 aprile a Roma «può darsi che tra Sarkozy e Berlusconi possa esserci qualche battuta frizzante ma credo che entrambi i presidenti siano più pragmatici». Insomma, conclude Mantica, i due leader «punteranno a trovare delle soluzioni comuni e condivise da proporre in sede comunitaria e al Consiglio europeo di giugno. Credo che ci sia un interesse comune ad affrontare un problema che comune lo è senz'altro, senza rimpallarselo».