Tripoli nega di usare bombe a grappolo
Accusa mossa da Human Rights Watch: esplose a Misurata
TRIPOLI - Il regime libico di Muammar Gheddafi nega di usare bombe a grappolo nelle zone residenziali in cui combatte contro i ribelli, come invece sostenuto dall'organizzazione Human Rights Watch (Hrw) e dagli stessi rivoltosi.
«Assolutamente falso. Moralmente, legalmente, non possiamo fare questo contro i nostri civili - ha detto alla stampa il portavoce del governo, Mussa Ibrahim - se utilizzassimo queste bombe, le prove resterebbero giorni, settimane. Sappiamo che la comunità internazionale verrà presto nel nostro Paese. Dunque, non possiamo farlo».
Dopo le rivelazioni del New York Times, l'organizzazione Human Rights Watch ha riferito dell'esplosione di tre cluster bomb a Misurata, condannandone l'uso da parte delle forze di Gheddafi. «È odioso che la Libia utilizzi questo tipo di bombe soprattutto in zone residenziali - ha detto Steve Goose, direttore della sezione armi di Hrw, in un comunicato - queste bombe mettono a rischio la popolazione civile, sia durante gli attacchi che dopo, perchè vengono disperse cariche non esplose».
«Trovo surreali i rapporti di queste organizzazioni - ha replicato Ibrahim - le invitiamo a venire a cercare altrove le prove. Loro si basano sulle testimonianze dei ribelli o su appelli telefonici che arrivano nei loro uffici nelle capitali europee. Chiediamo a Hrw, organizzazione molto attiva: se volete, venite a vedere. Venite a Tripoli. Vi porteremo in tutte le città, a Misurata e altrove, perché siate sicuri che non usiamo queste armi».
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