Tripoli: pronti a trattare, ma al Paese serve Gheddafi
Il portavoce del Governo Mussa Ibrahim: «Il Colonnello garantisce l'unità delle tribù»
TRIPOLI - Il regime di Tripoli è pronto a negoziare qualsiasi tipo di riforma politica, ma non intende negoziare l'uscita di scena del colonnello Muammar Gheddafi, necessario alla Libia per garantirne l'integrità territoriale e l'unità. E' quanto ha dichiarato alla stampa il portavoce del governo, Mussa Ibrahim, rispondendo alle domande sulla missione diplomatica in Occidente del viceministro degli Esteri libico, Abdelati Obeidi.
UNITA' DELLE TRIBÙ - «Il capo non ha alcun incarico ufficiale da cui dimettersi. Ha un valore simbolico per il popolo libico. Come viene governata la Libia è un'altra questione - ha detto Mussa - quale sistema politico applicare nel paese? Questo è negoziabile. Possiamo parlarne. Possiamo avere tutto, elezioni, referendum, qualsiasi cosa. Ma il capo è la valvola di sicurezza per il Paese e per l'unità della popolazione e delle tribù. Pensiamo sia molto importante per guidare qualsiasi transizione verso un modello democratico e trasparente». Tripoli è pronta a qualsiasi negoziato con le potenze occidentali, ma senza che queste «decidano cosa il popolo libico debba fare», ha aggiunto. «Perché l'Occidente non dice: vogliamo che sia il popolo libico a decidere se il capo deve restare o andarsene?».
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