31 luglio 2025
Aggiornato 04:30
Giappone

A Fukushima crescono i timori per la parziale fusione del reattore

Il Ministero della Sanità giapponese ha varato misure per evitare la contaminazione dell'acqua

TOKYO - Se gli annunci in merito a un tasso di radioattività «dieci milioni di volte» superiori al normale si sono rivelati frutto di un errore, nella centrale di Fukushima rimangono ancora seri timori riguardo alla possibile fusione parziale del nucleo del reattore numero due, mentre il Ministero della Sanità giapponese ha varato delle norme preventive per evitare il rischio di contaminazione dell'acqua.

RISCHI PER L'ACQUA - Un rischio tutt'altro che remoto, come dimostrano gli ultimi test: un tasso di iodio 131 1.150 volte superiore al normale è stato rilevato nell'acqua di mare prelevata ad appena trenta metri di distanza dai reattori 5 e 6 della centrale. Fino ad ora i test erano stati praticati nella parte sud dell'impianto, nei pressi dei reattori 1-4, i più danneggiati dal sisma: qui il livello di iodio 131 nell'ultima rilevazione è risultato 2mila volte superiore al normale.
Il Ministero della Sanità giapponese ha quindi chiesto a tutti gli impianti di distribuzione dell'acqua di cessare la raccolta di acqua pluviale, per evitare possibili contaminazioni radioattive provenienti dalla centrale: i distributori e gli impianti di depurazione dovranno inoltre coprire gli invasi con dei teloni per evitare la possibilità di fall out e non pompare l'acqua dei fiumi subito dopo la pioggia.
Già mercoledì scorso le autorità di Tokio avevano rilevato nell'acqua del rubinetto un livello di iodio radioattivo superiore al limite legale ammesso per i neonati, raccomandando di non utilizzarla per i biberon: il divieto era stato revocato il giorno successivo.

POLEMICHE - A tenere banco sulla stampa nipponica è però l'errato annuncio da parte della Tepco di un livello di radioattività «dieci milioni di volte superiore al normale» nell'acqua proveniente dalla centrale, un errore che il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha definito «inaccettabile». La Tepco, ente di gestione dell'impianto, aveva convocato una conferenza stampa straordinaria per spiegare che l'errore è stato dovuto a una confusione avvenuta nel corso delle analisi dei campioni d'acqua prelevati dalla centrale.