20 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Crisi libica

Gli alleati pronti a colpire la brigata di Khamis Gheddafi

Il Ministro degli Esteri francese Juppè: «Alla Nato non va comando politico ma coordinamento militare»

TRIPOLI - I raid aerei contro le forze di Gheddafi salgono di intensità. Oggi l'aviazione alleata è entrata in azione a Misurata e Ajdabiya e sembrerebbe che la coalizione si prepari a colpire 32esima Brigata libica, comandata da Khamis Gheddafi, il figlio più piccolo del leader libico Muammar Gheddafi. Sul fronte diplomatico continua la discussione dei dettagli del passaggio di testimone alla Nato e la Francia ribadisce che l'Alleanza non avrà comunque il comando politico.

La 32esima Brigata è «una delle principali forze del colonnello Gheddafi», che «stiamo monitorando da vicino», ha detto al Telegraph l'Ammiraglio Samuel Locklear dalla nave Usa Mount Whitney, presente nel Mediterraneo, da dove la coalizione coordina i raid aerei in Libia e l'imposizione della zona di interdizione di volo. Gli aerei della coalizione colpiranno l'unità di Khamis, che conta circa 10.000 uomini, «nelle prossime ore e giorni», ha aggiunto. Nei giorni scorsi, alcuni siti dell'opposizione libica hanno riferito della morte di Khamis, ucciso da un pilota in una missione suicida a Tripoli. Il regime ha smentito la notizia, definendola «assurda». La 32esima brigata era inizialmente dispiegata attorno a Tripoli, ma alcuni dei suoi uomini sono stati inviati in diverse aree del Paese per sostenere le forze governative nella lotta contro i rivoltosi.

Sul fronte diplomatico, si continua a cercare un accordo. La Nato - ha ribadito oggi il ministro degli Esteri francese Alain Juppé - non avrà «il comando politico» della missione lanciata dalla coalizione internazionale in Libia, ma interverrà come «strumento di pianificazione e guida operativa» per garantire il rispetto della no-fly zone.
Ieri sera Parigi e Washington avevano annunciato di aver raggiunto un accordo sul comando della missione, presentandolo però in modo diverso. Per Casa bianca, Stati Uniti, Francia e Regno Unito avevano raggiunto un'intesa per affidare alla Nato un «ruolo chiave» nell'operazione. Espressione non ripresa invece dall'Eliseo, che aveva invece riferito di una telefonata tra Barack Obama e Nicolas Sarkozy, in cui i due leader «hanno raggiunto un accordo sulle modalità di utilizzo delle strutture di comando della Nato a sostegno della coalizione».
Oggi si è riunito il Consiglio Nord Atlantico per precisare meglio l'accordo di massima raggiunto da Obama e Sarkozy. Intanto, la Nato annuncia l'avvio del pattugliamento navale per garantire il rispetto dell'embargo sulle armi imposto dalla comunità internazionale alla Libia.