Papa: Apprensione, garantire accesso a soccorsi umanitari
Il Pontefice durante la recita dell'Angelus: «Chiedo a Dio che pace e concordia sorga sul nord dell'Africa»
ROMA - Il Papa sta seguendo con «grande apprensione» la situazione in Libia e, dopo la recita dell'Angelus, ha rivolto «un pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l'incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l'accesso ai soccorsi umanitari».
«Nei giorni scorsi - ha detto Benedetto XVI - le preoccupanti notizie che giungevano dalla Libia hanno suscitato anche in me viva trepidazione e timori. Ne avevo fatto particolare preghiera al Signore durante la settimana degli Esercizi Spirituali. Seguo ora gli ultimi eventi con grande apprensione, prego per coloro che sono coinvolti nella drammatica situazione di quel Paese e rivolgo un pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l'incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l'accesso ai soccorsi umanitari. Alla popolazione desidero assicurare la mia commossa vicinanza, mentre chiedo a Dio che un orizzonte di pace e di concordia sorga al più presto sulla Libia e sull'intera regione nord africana».
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