Bagnasco: Aiutare il popolo in modo prudente ma convinto
Il Presidente della Cei: serve un sostegno efficace senza «esportare» nulla
GENOVA - «Si tratta di vedere come la comunità internazionale possa aiutare in modo corretto, prudente ma convinto ed efficace questo giusto movimento, questa giusta aspirazione di questi popoli rispetto ad una forma più partecipativa e democratica secondo le loro tradizioni e le loro culture, certamente senza esportare nulla». Lo ha dichiarato il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, commentando, a Genova, la risoluzione delle Nazioni unite sulla no-fly zone in Libia.
SITUAZIONI DELICATE - «La situazione - ha aggiunto il presidente della Cei - desta preoccupazione anche perché mi sembra che ci sia da una parte la realtà di regimi illiberali, e dall'altra il pericolo di fondamentalismi più o meno evidenti. Sono situazioni delicate - ha proseguito Bagnasco - che riguardano in primo luogo questi popoli che aspirano ai diritti fondamentali, alla giustizia e alla pace come tutti i popoli e quindi reagiscono».
Secondo il presidente della Cei occorre salvaguardare «tutte le persone, in particolare quelle che hanno meno possibilità di difesa e sono più esposte».
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