28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
A una settimana dalla scossa

Nuova Zelanda, due capsule del tempo tra le macerie del terremoto

I due oggetti sono stati trovati nel piedistallo della statua di bronzo raffigurante l'irlandese John Robert Godley, il fondatore della città, potrebbero svelare nuovi particolari sui coloni

LONDRA - Due capsule del tempo tra le macerie del terremoto. A una settimana dalla scossa di magnitudo 6,3 che ha provocato la morte di almeno 154 persone a Christchurch, la Nuova Zelanda si interroga sui due oggetti ritrovati tra le rovine della cattedrale, una bottiglia di vetro con una pergamena e un cilindro di metallo. La storia è raccontata dalla versione online della BBC.
I due oggetti sono stati trovati nel piedistallo della statua di bronzo raffigurante l'irlandese John Robert Godley, il fondatore della città. La statua, danneggiata, ha svelato così il suo contenuto, creando attesa e curiosità.

Due parole sono leggibili sulla pergamena arrotolata, 'by' ('da', 'attraverso', 'vicino a' sono tra le possibili traduzioni) e 'erected' (eretta). La bottiglia, infatti, non è stata ancora aperta: lo sarà, per essere analizzata da alcuni esperti, solo in un contesto che non rovini la pergamena. Il contenuto del cilindro, al momento, resta ancora un mistero. Le due capsule del tempo (almeno, così vengono già considerate) sono state consegnate al Canterbury Museum.

Godley ha fondato Christchurch nel 1850. Gli oggetti potrebbero essere stati inseriti in varie occasioni: nel 1867, quando la statua è stata eretta; nel 1918, quando è stata spostata, o nel 1933, quando è stata rimessa nel suo contesto originale.
Per il sindaco, Bob Parker, i due oggetti potrebbero contenere dei documenti che aiutino a svelare nuovi particolari sui coloni. «Sembra quasi provvidenziale che questi reperti siano venuti alla luce ora - ha dichiarato il sindaco - come per darci l'ispirazione di cui abbiamo bisogno nel momento più difficile della nostra storia».