Rivoltosi «pronti a unire le forze per l'assalto a Tripoli»
«La chiave del successo» potrebbe essere Sirte, città natale del leader libico Muammar Gheddafi
TRIPOLI - I rivoltosi libici stanno iniziando a muoversi verso la zona occidentale del Paese per unirsi alle forze di opposizione presenti nei pressi di Tripoli e lanciare l'assalto alla capitale. Stando a quanto riferisce il nuovo governo ad interim di Bengasi, i rivoltosi sono soprattutto giovani ed ex militari, dotati di armi pesanti, portate via dalle basi militari e dai commissariati di polizia situate nei pressi della città di Ras Lusafa.
«Abbiamo molte armi e loro sono fortemente motivati», ha detto al Guardian Ramadan Faitoura, uno dei membri del nuovo governo ad interim.
Il principale ostacolo per la marcia su Tripoli appare Sirte, città natale del leader libico Muammar Gheddafi, controllata dai miliziani fedeli al regime che hanno creato posti di blocco all'ingresso del centro abitato. «E' diventata una roccaforte per Gheddafi più della capitale - ha detto un membro dell'opposizione di Bengasi - Sirte potrebbe diventare la chiave del successo di tutta l'operazione. Se cade, niente potrà fermare la marcia su Tripoli».
Intanto le Nazioni Unite hanno lanciato un appello a rimanere «vigili» sulla crisi in Libia, temendo una ripresa delle violenze. L'Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, ha affermato inoltre che la comunità internazionale «ha la grande responsabilità» di dare il suo sostegno al processo di riforme in Medio Oriente.
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