Camusso: Paghiamo gli effetti delle alleanze con i dittatori
La leader della CGIL: «Prima di tutto fermare le armi e il genocidio»
VENEZIA - Quando sta avvenendo in Libia è frutto di scelte di politica estera ed economica che hanno privilegiato «la strada delle alleanze coi dittatori e non delle relazioni internazionali». Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso a Mestre per una manifestazione regionale del sindacato sui diritti del lavoro, commentando la situazione in Libia.
FERMARE IL GENOCIDIO - «Siamo molto preoccupati del fatto che la comunità internazionale, l'Europa, il nostro stesso governo - ha sottolineato la leader della Cgil - non abbiano preso con la necessaria decisione e forza posizione, dicendo che bisognava fermare un genocidio, che lì si stanno commettendo crimini contro l'umanità e che quella che era una rivoluzione pacifica delle piazze che chiedevano prospettive e lavoro, è diventata in Libia un genocidio».
Per Camusso è fondamentale «fermare le armi e fermare il massacro. Poi ci sarà da discutere davvero - ha concluso - perché noi pagheremo gli effetti di una politica estera economica che ha scelto le alleanze con i dittatori e non delle relazioni internazionali».
- 07/05/2020 Libia, il Premier Sarraj discute il rilancio dei negoziati dopo lo stallo dell'offensiva
- 20/04/2020 Libia, il Covid-19 non ferma gli scontri. Haftar in difficoltà
- 18/02/2020 Libia, la soddisfazione di Luigi Di Maio: «Nuova missione navale, l'Ue ora ascolta l'Italia»
- 17/02/2020 Sarraj: «La chiusura dei siti petroliferi porterà a una catastrofe che colpirà tutti»