Anche l'Ambasciatore all'Onu ripudia Gheddafi: sto con il popolo
«Il Consiglio di sicurezza prenda una vera decisione per fermare lo spargimento di sangue»
NEW YORK - Continuano a «disertare» gli ambasciatori libici. Il rappresentante diplomatico di Tripoli alle Nazioni Unite, Mohammed Shalgham, ha «ripudiato» Muammar Gheddafi e ha tenuto ieri un emozionante discorso al Palazzo di Vetro a favore delle vittime nel suo Paese.
La defezione dell'ambasciatore è stato confermato da un diplomatico dell'Onu sotto richiesta di anonimato. Il suo vice Ibrahim Dabbashi, aveva fatto altrettanto già da lunedì. Mohammed Shalgham, che era rimasto fedele a Gheddafi, ha denunciato di fronte al Consiglio di sicurezza le violenze commesse nel suo Paese e paragonato la strategia del colonnello a quelle di Pol Pot e Adolf Hitler.
«E' importante per noi, popolo libico, che il Consiglio di sicurezza prenda ora una vera decisione per fermare lo spargimento di sangue», ha detto Shalgham, «Non potete essere un dirigente, un re o un presidente se uccidete il vostro popolo», ha insistito.
Dichiarazioni che rappresentano una totale inversione di tendenza dell'ambasciatore che in questi ultimi giorni aveva di nuovo detto ai giornalisti di essere un amico di infanzia del leader libico e di non poterlo tradire.
- 07/05/2020 Libia, il Premier Sarraj discute il rilancio dei negoziati dopo lo stallo dell'offensiva
- 20/04/2020 Libia, il Covid-19 non ferma gli scontri. Haftar in difficoltà
- 18/02/2020 Libia, la soddisfazione di Luigi Di Maio: «Nuova missione navale, l'Ue ora ascolta l'Italia»
- 17/02/2020 Sarraj: «La chiusura dei siti petroliferi porterà a una catastrofe che colpirà tutti»