A Tripoli marcia pro-Gheddafi
Autobus pieni di giovani filogovernativi nella capitale libica. Altre manifestazioni di sostegno sono state organizzate ieri a Bengasi, Sirte e Sebha
ROMA - Situazione di calma oggi a Tripoli, malgrado la «giornata della rabbia» proclamata da gruppi di dissidenti attraverso appelli su Facebook. Il regime di Muammar Gheddafi, che governa col pugno di ferro il Paese da quasi 42 anni, ha preparato manifestazioni filogovernative con autobus pieni di centinaia di giovani manifestanti inviati dal regime verso la grande «Piazza verde» nel centro della capitale libica.
Nelle arterie principali di Tripoli la sicurezza è stata rafforzata, in modo tuttavia abbastanza discreto. Secondo la BBC, i manifestanti stanno gridando slogan a favore del colonnello, come: «Difendiamo Gheddafi e la rivoluzione!», e «La rivoluzione continua!».
Ieri sera, la rete di telefonia mobile è stata inondata di sms inviati dai «giovani della Libia», per diffidare chiunque «osi toccare le quattro linee rosse»: Muammar Gheddafi, l'integrità territoriale, l'Islam e la sicurezza del Paese. Eventuali oppositori, recitava il messaggio, «dovranno affrontarci in qualsiasi piazza o viale del nostro benamato Paese» .
Altre manifestazioni di sostegno sono state organizzate ieri a Bengasi, Sirte, Sebha e Tripoli, secondo immagini diffuse dalla Tv di Stato. I comitati rivoluzionari, la spina dorsale del regime, hanno messo in guardia a loro volta chiunque tenti di «saccheggiare le conquiste del popolo e minacciare la stabilità del Paese».
Negli ultimi due giorni nella città di Al-Baida, 1200 km a Est di Tripoli, si sono avuti scontri fra manifestanti anti-governativi e le forze di sicurezza, in cui - secondo Ong libiche all'estero - sarebbero morte almeno quattro persone e ne sarebbero state ferite almeno 38.
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