19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Cia e Libera insieme alla «maratona di Mapuordit»

Sudan: anche l’agricoltura corre per un futuro di libertà

In vista del referendum «storico» del 9 gennaio 2011, domani nel villaggio sud sudanese, su iniziativa dei missionari comboniani, si correrà nel segno della solidarietà e per dire al mondo che si vuole un voto di pace

Dopo New York il Sudan. Dalla maratona della «Grande Mela» alla maratona della solidarietà, della speranza per un futuro migliore e di libertà, a fianco di una popolazione che soffre, che vive di stenti, nella fame e nella miseria, nell’oppressione. La Cia-Confederazione italiana agricoltori sarà ancora una volta protagonista di un’importante atto di generosità e di sostegno sociale verso chi lotta per l’affermazione dei più elementari diritti civili e democratici. Insieme a Libera, Associazioni contro le mafie, di Don Luigi Ciotti, sponsorizzerà la maratona-referendum, un vero evento storico per questo Paese, dando così forma al sogno di molti giovani di Mapuordit, villaggio del Sud Sudan, che daranno vita all’importante iniziativa promossa dai missionari comboniani».

A Mapuordit, infatti, domani 9 novembre si correrà insieme per prepararsi al referendum del 9 gennaio del 2011. Una maratona di 6 km in solidarietà e in comunione con tutto il popolo sud-sudanese. «Per dire al mondo che -come afferma padre Daniele Moschetti, missionario comboniano- vuole un voto di pace. E la gente del villaggio si sta preparando al referendum per l'autodeterminazione del Sud Sudan. Referendum previsto dall'accordo di pace del 2005, che ha posto fine a lunghi anni di guerra tra il Nord e il Sud del Paese. Il risultato sembra davvero scontato. Vittoria per la secessione.

Tutti, dai bambini agli anziani sembrano ormai orientati a rompere questa catena che hanno sempre sentito con il Nord Sudan. È un liberarsi dopo secoli di schiavitù, oppressione, di ingiustizie, soprusi. «Lo percepisci -scrive ancora padre Moschetti- da come la gente ne parla, ne discute, ne gioisce e ne soffre, pensando a questo momento storico che sta arrivando dopo aver passato questo periodo di transizione dalla firma dell'accordo di pace. Il ricordo di 2 milioni e mezzo di vite spezzate in 21 anni di guerra è ancora molto vivo in ognuno di loro. E le ferite sono ancora aperte».

La gente ci crede. Dal 14 novembre al 4 dicembre in tanti andranno a registrarsi per poter votare. È un momento storico irripetibile. E questo la popolazione lo sta comprendendo.
Per questo il 9 novembre la gente di Mapuordit vuol scrivere il suo pezzo di storia correndo in solidarietà e comunione con tutto il popolo sud-sudanese. Una corsa per dire al mondo che anche la gente di Mapuordit vuole il referendum. Ci saranno premi per tutti: dai giovani ai più vecchi, dalle bambine alle donne, uomini e anziani. E ognuno alla fine della corsa o della camminata solidale riceverà una maglietta che rimarrà nella storia con una scritta tratta dalla lettera pastorale dei vescovi cattolici sudanesi dello scorso luglio: «Il Sudan non sarà mai più lo stesso!». Una profezia ma anche una realtà!

Una giornata speciale che è stata preparata anche con tre giorni di educazione civica sul referendum.
Cia e Libera, dunque, ancora una volta sugli scudi. Ancora una volta un forte impegno di solidarietà a sostegno dei più deboli, a fianco di chi subisce soprusi. Le due organizzazioni -come in più occasioni hanno rilevato il presidente della Confederazione Giuseppe Politi e don Luigi Ciotti- danno una determinata caratterizzazione e concretezza alla loro azione. Dalla lotta alla mafia, al recupero dei terreni confiscati alla cooperazione internazionale. Un’azione incisiva che proseguirà nel tempo, con l’unico grande obiettivo: quello di tutelare sempre chi ha bisogno, la gente onesta, chi soffre angherie e ingiustizie, chi vive nelle difficoltà.