24 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Usa Midterm

Lo «tsunami» Repubblicano si ferma alla Camera

I Democratici mantengono il controllo del Senato sia pure per soli tre seggi

WASHINGTON - I Repubblicani conquistano la Camera dei Rappresentanti, ma l'onda del Tea Party non è sufficiente a ridare al Gop anche il controllo del Senato, rimasto in mano ai Democratici: questo in sintesi il risultato delle elezioni di metà mandato svoltesi ieri negli Stati Uniti, una sconfitta non meno dolorosa ancorché prevista per la Casa Bianca.

Seppure infatti non del tutto «lame duck» (anatra zoppa, come viene definito un Presidente che non ha l'appoggio del Congresso) Barack Obama dovrà verosimilmente cambiare le priorità della sua Amministrazione: energia, cambiamenti climatici, immigrazione o istruzione non avranno possibilità di successo parlamentare senza prima un accordo con un Partito Repubblicano che nei primi due anni del mandato ha fatto di tutto per ostacolare le politiche della Casa Bianca.
A scrutinio quasi completato i Repubblicani hanno ora 229 seggi (su 435) alla Camera e i candidati del Gop sono in vantaggio in altri 14 circoscrizioni: uno scarto che alla fine dovrebbe aggirarsi sui 50 seggi; al Senato invece servivano ai Repubblicani dieci nuovi seggi per ottenere la maggioranza, che dovrebbe rimanere ai Democratici sia pure per soli tre seggi: secondo le stime questi ultimi conterebbero 50 senatori contro i 47 del Gop e tre indipendenti.