9 maggio 2024
Aggiornato 02:00
Terrorismo

Per i pacchi bomba arrestata una donna nello Yemen

La sospettata è stata arrestata dopo una giornata di indagini. Il Presidente yemenita: «Combattiamo i terroristi, non vogliamo ingerenze»

SANA' - Sarebbe stata una donna a spedire i due pacchi bomba diretti negli Stati Uniti e scoperti venerdì in due aerei cargo, uno a Dubai, l'altro in uno scalo inglese. Ordigni sui quali, sono tutti sicuri, c'è la firma di Al Qaida nella penisola arabica. Un'azione che rilancia l'allarme terrorismo e mostra al mondo che la minaccia può arrivare dal cielo anche senza gli aerei passeggeri.

La donna è stata arrestata ieri sera a Sana'a, capitale dello Yemen, dopo una giornata di indagini, discussioni e appelli tra Washington e Sana'a, Londra e Dubai. La notizia dell'arresto è stata fornita dal presidente dello Yemen, Ali Abdallah Saleh. Una risposta indiretta, dopo che ai ripetuti appelli sulla necessità di combattere il terrorismo, arrivati soprattutto dagli Stati Uniti, aveva poco prima risposto chiaramente: il Paese «è determinato a lottare contro il terrorismo, ma con i suoi mezzi, e non permetterà a nessuno di interferire nei suoi affari interni».
Nel pomeriggio, varie autorità avevano confermato alla stampa che gli ordigni contenuti nei pacchi «sarebbero potuti esplodere» e che su di essi c'era la firma, chiara, di Al Qaida nella penisola arabica, che unisce il ramo saudita e quello yemenita dell'organizzazione terroristica di Osama bin Laden nella terra dei suoi antenati, lo Yemen.
Le autorità yemenite, nel frattempo, avevano già sequestrato 26 pacchi sospetti e fermato, per interrogarli, alcuni impiegati della compagnia di trasporto aereo e della divisione cargo dell'aeroporto internazionale di Sana'a.

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha lodato la collaborazione di Gran Bretagna e Arabia Saudita nella lotta al terrorismo e si è detto determinato a «distruggere» Al Qaida nella penisola arabica.