2 maggio 2024
Aggiornato 05:30
Wikileaks | Iraq

I Marracino: no a speculazioni su nostro figlio

Parla l'avvocato della famiglia, Mauro Valente: «Notizie che riportano indietro tempo. Spegnere clamore suscitato da notizia su stampa mondiale»

ROMA - «Non c'è nessun mistero, alcun archivio con chissà quali verità da svelare», per la morte del sergente Salvatore Domenico Marracino, il sergente dell'esercito deceduto il 15 marzo del 2005 in Iraq. «Fu un incidente a provocare la morte del ragazzo. Era in un poligono, stava disincagliando l'arma e partì un colpo». L'avvocato Mauro Favale, che assiste la famiglia di Salvatore, non è intenzionato «ad accendere ulteriori fuochi» dopo le informazioni rese note dal sito Wikileaks, secondo cui il sottufficiale italiano fu vittima di fuoco amico durante una esercitazione.

Morì in un incidente - «La famiglia Marracino respinge categoricamente ogni ricostruzione dei fatti che diverga da quella ufficiale risultata alle indagini condotte dalla Procura della Repubblica militare di Roma, ricostruzione assolutamente compatibile con le testimonianze, il riscontro autoptico e l'esame balistico, svolti all'epoca - continua il penalista in una nota - Il sergente Marracino morì in un incidente avvenuto nel poligono militare di Nassirya, a causa dell'inceppamento di un'arma in dotazione alle nostre Forze Armate. Questa è l'unica versione dei fatti».

«Spegnere il clamore» - «La famiglia Marracino, nel chiedere che si spenga il clamore suscitato dalla notizia oggi apparsa sui siti di tutto il mondo e che altro non ha fatto che riaccendere il dolore per una tragedia incancellabile, ribadisce il suo pieno e convinto attaccamento ai valori di Patria e Bandiera riunendo in un unico abbraccio e in un'unica preghiera tutti coloro che, forti dei loro ideali, hanno sacrificato la vita nel compimento del proprio dovere».
Quanto diffuso da Wikileaks - ha spiegato l'avvocato Favale - «riporta la famiglia indietro nel tempo, a cinque anni fa». A quando «si cercava di capire se c'era un perché». Gli accertamenti del pm militare e l'archiviazione dell'indagine, ha però «risolto tutti i dubbi». Come fermare questo fiume in piena d'informazioni? «Speriamo che cessino il più presto possibile queste speculazioni. La famiglia Marracino chiede a tutti di fare attenzione. Domenico Salvatore fu vittima di un incidente e non si uccise o fu ucciso per chissà quale motivo».