Il Giappone alla Cina: liberate Liu Xiaobo
Il Premier giapponese Naoto Kan si auspica che «anche in Cina» siano rispettati i diritti umani
TOKYO - Il premier giapponese Naoto Kan ha lanciato oggi un appello alla Cina perchè rimetta in libertà il Premio Nobel per la Pace Liu Xiaobo e rispetti i diritti umani.
«In nome dei diritti dell'uomo universali, che devono essere protetti al di là delle frontiere, è auspicabile» che Liu sia liberato, ha dichiarato il premier nipponico, rispondendo a una domanda nel corso di un dibattito in Senato. «Penso sia importante che i diritti umani e le libertà fondamentali, in quanto valori universali, siano garantiti anche in Cina», ha aggiunto.
Liu Xiaobo è stato insignito del Nobel per la Pace l'8 ottobre scorso. Il dissidente cinese sta scontando una pena di 11 anni di carcere per «istigazione alla sovversione», per aver sottoscritto il manifesto 'Carta 08', in cui si sollecitano riforme politiche in Cina. «Come il resto della Comunità internazionale, aspetto di vedere se otterrà l'autorizzazione per andare alla cerimonia di consegna del premio o se sua moglie o altri suoi familiari potranno rappresentarlo», ha proseguito Kan. Le parole del premier giapponese rischiano di riaccendere lo scontro tra Tokio e Pechino, appena uscite da una grave crisi diplomatica.
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