11 novembre 2024
Aggiornato 08:30
Medio Oriente

Gli USA: moratoria insediamenti verrà discussa nei negoziati

Il congelamento delle attività edilizie nelle colone ebraiche scade il 26 settembre, tre settimane dopo l'inizio dei colloqui di pace

WASHINGTON - Il congelamento delle attività edilizie nelle colonie ebraiche dopo la scadenza della moratoria unilaterale del 26 settembre verrà discusso nel corso dei negoziati diretti israelo-palestinesi che si apriranno il 2 settembre a Washington: lo ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Philip Crowley.
Il presidente dell'Autorità Nazionale palestinese, Abu Mazen, aveva avvertito ieri in una lettera inviata ai presidenti di Stati Uniti e Russia, e al responsabile della politica Estera dell'Ue che in caso di ripresa delle attività edilizie i palestinesi si sarebbero immediatamente ritirati dai negoziati.
«Una volta che i negoziati avranno avuto inizio, spetterà alle parti evitare qualsiasi complicazione che possa metterne a rischio lo sviluppo», ha spiegato Crowley, sottolineando come gli insediamenti siano «una di quelle questioni che non possono avere soluzione al di fuori da un negoziato».

ISRAELE - Come riporta il quotidiano israeliano Haaretz, il premier dello Stato ebraico Benjamin Netanyahu ha ribadito domenica che la moratoria avrà fine nella data stabilita, ovvero tre settimane dopo l'inizio dei negoziati; fonti del governo israeliano tuttavia sottolineano come la ripresa delle costruzioni potrebbe riguardare solo quei blocchi di insediamenti che finirebbero comunque per essere annessi ad Israele nel quadro di qualsiasi accordo prevedibile.
Le trattative - che si apriranno alla presenza del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama - dureranno in linea di principio 12 mesi: Israele ha ottenuto che nel documento di convocazione non venisse menzionata alcuna precondizione né la data di scadenza del congelamento unilaterale degli insediamenti.