27 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Turchia

«Ankara avrebbe usato armi chimiche contro il Pkk»

Lo scrive oggi il sito online del quotidiano tedesco «TagesZeitung». Spd e Verdi tedeschi chiedono un'inchiesta internazionale

ANKARA - L'esercito turco avrebbe utilizzato armi chimiche contro i guerriglieri del Pkk. Lo scrive oggi il sito online del quotidiano tedesco TagesZeitung (Taz), spiegando come una serie di perizie avrebbero confermato le accuse lanciate da diverse organizzazioni per i diritti umani.

«Foto di corpi carbonizzati, di membra umane distrutte, irriconoscibili»: sono i resti di otto membri del Pkk, uccisi lo scorso settembre durante un attacco dell'esercito turco. Gli attivisti curdi hanno consegnato le immagini una delegazione tedesca di attivisti, politici e giornalisti: l'autenticità degli scatti è stata confermata, così come la causa della morte, dovuta ad agenti chimici.

In Turchia, già da tempo le organizzazioni per i diritti umani esigono spiegazioni - riepiloga il settimanale Der Spiegel - ma finora da parte dell'esercito ci sono stati solo silenzi. Così come da parte del primo ministro Recep Tayyp Erdogan, che ridimensiona il tema a «propaganda filo-Pkk».

Socialdemocratici e Verdi tedeschi chiedono alla Turchia di autorizzare un'inchiesta indipendente internazionale sul presunto utilizzo di armi chimiche contro il Pkk: «E' assolutamente necessario che la vicenda venga verificata dall'esterno. Il governo turco non lo può impedire», ha dichiarato la presidente dei Verdi, Claudia Roth alla Taz.