Nuovo enzima asiatico crea «superbatteri»
L'Ndm-1 aumenta la resistenza batterica, è stato riscontrato in pazienti che avevano subito interventi di chirurgia plastica o di trapianti in Asia
LONDRA - Un enzima importato in Gran Bretagna da alcuni pazienti che hanno subito interventi chirurgici all'estero potrebbe mettere a rischio l'intero sistema degli antibiotici, dato che nessuno di quelli esistenti o attualmente in fase di sviluppo sembrano completamente efficaci nell'eliminarlo.
Come riporta la rivista scientifica britannica Lancet Infectious Diseases si sono fino ad oggi registrati 37 casi: si tratta di un enzima battezzato New Delhi-metallo-1 (Ndm-1), riscontrato in pazienti che avevano subito interventi di chirurgia plastica o di trapianti in Asia.
L'enzima era associato all'E.coli, un batterio molto comune nell'apparato digerente e che può causare infiammazioni intestinali o respiratorie: gli specialisti temono però che possa «saltare» su altri batteri più pericolosi, aumentandone la resistenza agli antibiotici.
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