25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Golfo del Messico

Marea nera, test meno buoni del previsto

L'Ammiraglio della Guardia Costiera Allen: «La pressione è bassa, non sono escluse altre fughe»

NEW ORLEANS - I risultati dei test al quale viene sottoposto il nuovo tappo collocato dalla British Petroleum sul pozzo sottomarino del Golfo del Messico sono «meno buoni di quanto sperato»: lo ha affermato il comandante della Guardia costiera statunitense, ammiraglio Thad Allen.
Allen ha sottolineato in conferenza stampa che i valori di pressione registrati dagli strumenti non sono così alti da escludere la possibilità di altre perdite nel pozzo, ma che occorrerà aspettare almeno altre sei ore prima di stabilire se sarà necessario riaprire le valvole.

La Bp si è al contrario detta ottimista: la cupola tiene e non vi sono indicazioni di fughe di greggio o gas naturale, e i valori della pressione relativamente bassi potrebbero indicare semplicemente che dopo tre mesi di perdite il pozzo sia sul punto di svuotarsi.
Il rischio maggiore è infatti dato dall'elevata pressione del gas naturale e del greggio contenuti nel giacimento - situato a oltre 1.500 metri di profondità - in grado o di provocare una falla nella cupola oppure, eventualità potenzialmente più grave, di farsi strada verso la superficie del fondale creando nuove aperture.
Se nelle prossime ore i tecnici non registreranno anomalie la Bp potrebbe o tenere il pozzo sigillato oppure riaprire in parte le valvole in modo da permettere di recuperare il greggio in superficie, oltre che a eventualmente diminuire la pressione sul sistema ed evitare la creazione di altre fughe.