18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Sudafrica

Oggi torneo di calcio per sconfiggere l'Aids

La sfida tra pazienti affetti da Hiv e «Medici senza frontiere»

JOHANNESBURG - Un torneo di calcio a cinque che riunisce pazienti affetti da Hiv/Aids e operatori umanitari di Medici Senza Frontiere (Msf) impegnati nei progetti di lotta all'AIDS in Sud Africa, Mozambico, Swaziland e Zimbabwe. Il torneo Halftime, è in programma per oggi dalle 10.30 a Johannesburg, presso il Newton Park. Sei squadre miste, per un totale di 30 partecipanti, si sfideranno per tutta la giornata dando vita ad un mini-torneo.

Le sei squadre si affrontano sul campo unite da un obiettivo comune: ricordare al mondo che la lotta all'Hiv/Aids non è finita e per chiedere ai donatori internazionali insolventi di rispettare i loro impegni presi per il finanziamento delle cure antiretrovirali salvavita in Africa.

Le squadre del torneo Halftime si sono allenate duramente, non solo per vincere ma anche per dimostrare che le cure antiretrovirali danno una seconda possibilità di vita e l'opportunità di poter giocare a calcio e quindi di poter condurre una vita normale.

Halftime è un'iniziativa di sensibilizzazione per ricordare che la battaglia per la lotta all'HIV/Aids non è finita: si stima che 5,7 milioni di sudafricani siano sieropositivi e che la coinfezione tubercolosi Tbc-Hiv, sia la prima causa di morte tra i pazienti sieropositivi. Nel paese dove si stanno giocando i mondiali di calcio, oltre un milione di persone non ha accesso alle cure antiretrovirali. Inoltre negli ultimi mesi, si è assistito al calo dei finanziamenti da parte dei donatori istituzionali, per sovvenzionare le cure e i trattamenti antiretrovirali a livello mondiale, come MSF ha denunciato nel recente rapporto «No time to quit». Con questa iniziativa MSF vuole sottolineare la determinazione e l'impegno delle persone che lavorano in prima linea nella lotta contro l'Hiv/AIDS e intende inoltre dimostrare l'importanza vitale delle cure antiretrovirali di fronte ad una malattia che uccide ogni anno 2 milioni di persone al mondo.