3 ottobre 2025
Aggiornato 07:00
L'assalto alla nave degli aiuti

Israele: gli attivisti non avevano fini umanitari

La Turchia ha chiesto all'Onu l'apertura di un'inchiesta per accertare l'accaduto

NEW YORK - Il rappresentante di Israele al Palazzo di Vetro ha accusato gli attivisti a bordo del convoglio navale assaltato oggi al largo della Striscia di Gaza di essere stati spinti nella loro iniziativa da finalità non umanitarie.
I militari israeliani hanno compiuto l'assalto nella notte, mentre il convoglio tentava di rompere il blocco alla Striscia, imposto da Israele dopo che nel giugno 2007 il gruppo integralista Hamas ha preso con un golpe il controllo del territorio palestinese. Nell'assalto sono morte nove persone, secondo un bilancio delle autorità militari israeliane.

TURCHIA: «INCHIESTA» - Nel corso della riunione d'emergenza convocata dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu ha ribadito la sua condanna all'incidente di oggi, chiedendo che sia svolta una inchiesta per fare luce sui fatti.
Il capo della diplomazia turca ha detto che Israele ha «perso ogni legittimità internazionale», commettendo un «grave crimine» in spregio a «tutti i valori che abbiamo giurato di difendere dopo la creazione delle Nazioni Unite». La nave del convoglio dove sono scoppiati gli scontri tra attivisti e soldati batteva bandiera turca, e la reazione di Ankara è stata particolarmente dura. Anche il premier turco Recep Tayyp Erdogan ha accusato Israele di aver commesso un atto di «terrorismo di Stato».