26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Ankara: «Violate le leggi internazionali»

Navi israeliane assaltano flotta pacifista

Per l'ong turca «Freedom Flotilla» ci sono state 2 vittime nell'attacco all'imbarcazione con aiuti per Gaza

HAIFA - Almeno dieci persone sono morte e una trentina sono rimaste ferite quando tre unità della marina israeliana hanno intercettato e attaccato una imbarcazione turca della «Freedom Flotilla«, la missione di organizzazioni non governative internazionale partita ieri dal porto cipriota di Nicosia con aiuti umanitari per i palestinesi di Gaza. E' quanto ha riferito la televisione israeliana. Secondo una ong turca, le vittime sarebbe invece almeno due. Un bilancio, quest'ultimo, riferito questa mattina anche dall'emittente satellitare al Jazeera e dalla tv turca NTV, secondo le quali sono stati uditi numerosi colpi d'arma da fuoco. Tra i feriti, alcuni dei quali sono già stati trasferiti in ospedale, ci sarebbe il capitano della nave assaltata.

In Siria, intanto, otto gruppi palestinesi con base a Damasco hanno chiesto agli stati arabi e musulmani di dare supporto alla «Flotilla» ed hanno avvertito Israele di evitare «ogni sciocchezza per ostacolare le navi. Ciò potrebbe creare nuove tensioni e imprevedibili reazioni», hanno fatto sapere i gruppi palestinesi, tra cui Hamas e Jihad islamica.
Per arrivare nell'enclave palestinese, le sei navi, con a bordo 700 pacifisti pro-palestinesi e 10.000 tonnellate di aiuti umanitari, devono superare il blocco israeliano. Secondo il governo dello Stato ebraico, le imbarcazioni pacifiste della «Freedom Flotilla», dirette verso la Striscia di Gaza «sono una provocazione».
«Abbiamo la ferma intenzione di arrivare a Gaza malgrado le intimidazioni e le minacce di violenza che abbiamo ricevuto», aveva detto ieri uno degli organizzatori della «Freedom Flotilla».

Ankara: «Violate le leggi internazionali» - Israele ha compiuto una inaccettabile violazione delle leggi internazionali, assaltando una nave turca di «Freedom Flotilla», la missione di alcune ong con aiuti umanitari per la popolazione palestinese di Gaza. E' quanto ha reso noto il ministero degli Esteri di Ankara, che questa mattina ha convocato l'ambasciatore di Israele in Turchia, Gabby Levy, per spiegazioni urgenti. La Turchia ha quindi avvertito Israele delle «conseguenze irreparabili» della sua iniziativa.
«Condanniamo fortemente queste pratiche inumane di Israele», ha dichiarato il ministero in un comunicato. «Questo incidente deplorevole, che ha avuto luogo in mare costituisce una violazione chiara della legge internazionale, può comportare conseguenze irrevocabili sulle nostre relazioni bilaterali», è stato aggiunto.

Israele: «Rincrescimento per vittime su navi» - Il ministro dell'Industria e del Commercio israeliano, Binyamin Ben Eliezer, ha espresso il «proprio rincrescimento per le vittime» provocate dall'intervento del commando israeliano contro le navi pacifiste dirette verso la Striscia di Gaza. Binyamin Ben Eliezer è intervenuto in diretta alla radio militare dello Stato ebraico. «Le immagini non sono simpatiche, non posso che esprimere il mio rincrescimento per tutti i morti», ha dichiarato Ben Eliezer, che si trova in Qatar per una riunione del Forum economico mondiale. «Attendevano i nostri soldati con asce e coltelli e quando più di uno cerca di togliere le vostre armi, in questi casi si perde il controllo della situazione e non si sa come può andare a finire», ha detto il ministro. «So che la vicenda diventerà un caso» internazionale «spero che gli arabi israeliani reagiranno in modo ragionevole», ha aggiunto il ministro.

Non ci sono italiani coinvolti nell'attacco alle navi pacifiste dirette verso la Striscia di Gaza, in cui sarebbero morte 16 persone. Lo ha riferito una fonte della Farnesina. «Sono in corso delle verifiche, l'Unità di crisi del ministero degli Esteri è in contatto con la nostra ambasciata di Tel Aviv e con il consolato a Gerusalemme, e al momento non risultano italiani coinvolti», ha detto la fonte.