25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Marea Nera

Ancora 48 ore prima del verdetto finale su «Top Kill»

Guardia Costiera: cruciali le prossime 12-18 ore per fermare in modo permanente quello che è già diventato il peggior disastro petrolifero

NEW YORK - L'operazione «top kill» starebbe in parte fermando la fuoriuscita di petrolio dal Golfo del Messico, secondo quando comunicato dalla Guardia Costiera americana.
Tuttavia, come detto dell'ammiraglio Thad Allen, le prossime 12-18 ore saranno «cruciali» per fermare in modo permanente quello che è già diventato il peggior disastro petrolifero della storia americana. Ma prima di 48 ore, ha spiegato l'amministratore delegato di Bp Tony Hayward, non ci saranno certezze sull'esito di questo tentativo.

L'ammiraglio Allen ha parlato alla trasmissione Good Morning America di Abc questa mattina. Una «top kill», che consiste nell'iniettare fango e liquidi ad alta densità nel pozzo per arginare il petrolio, non è mai stata tentata prima d'ora a queste profondità. La sfida principale, ha detto Allen, sarà quella di rendere stabile la struttura affinché possa sostenere in modo permanente la pressione del petrolio in profondità.
L'ammiraglio ha spiegato che la massa di fango ad altissima densità sta respingendo il petrolio e il gas che fuoriescono con enorme pressione del fondale, ma non ha ancora bloccato la fuoriuscita o fermato del tutto il flusso.

Il disastro è cominciato lo scorso 20 aprile dopo l'esplosione della piattaforma off-shore Deepwater Horizon, di proprietà di Bp. Il colosso petrolifero ha da allora stimato la fuorisucita in circa 800.000 litri di petrolio al giorno, ma un rapporto del governo diffuso ieri ha trovato che l'entità del danno sarebbe molto peggiore, da due a cinque volte tanto.