Cina: bene l'accordo tripartito sul nucleare iraniano
L'Occidente resta scettico. Per la Russia «potrebbe non bastare»
PECHINO - La Cina ha espresso il suo compiacimento per l'accordo concluso ieri a Teheran tra Iran, Turchia e Brasile, che prevede il trasferimento di uranio dall'Iran alla Turchia in cambio di combustibile nucleare. «Sosteniamo questo accordo, cui conferiamo importanza», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Ma Zhaoxu. «Ci auguriamo che questo posso contribuire a promuovere una soluzione pacifica della questione del nucleare iraniano».
L'Occidente resta scettico dopo la firma di un accordo sull'arricchimento dell'uranio tra Iran, Brasile e Turchia, che vuole mantenere la pressione su Teheran per risolvere definitivamente il «problema» del programma nucleare iraniano. L'annuncio dell'accordo con cui l'Iran ha accettato di trasferire in Turchia 1.200 kg del suo uranio arricchito al 3,5% in cambio di combustibile nucleare per il suo reattore di Teheran, utilizzato per la ricerca medica, è arrivato in un momento in cui gli Occidentali cercano di fare adottare dal Consiglio di sicurezza dell'Onu nuove sanzioni contro l'Iran, sospettata di volersi dotarsi dell'arma atomica.
Da Washington, il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ha sottolineato come gli Stati Uniti restino «preoccupati» sulle intenzioni del regime riguardo al programma nucleare. Secondo il presidente russo, Dmitri Medvedev, l'accordo potrebbe non bastare: «Sorge la domanda, se sia sufficiente il livello delle operazioni concordate e se possa soddisfare tutta la Comunità internazionale». Da Londra, anche per il Foreign Office l'Iran resta una «fonte di preoccupazione seria» nonostante l'accordo firmato oggi. Israele ha accusato esplicitamente gli iraniani di aver «manipolato» Turchia e Brasile facendogli firmare l'intesa. La Germania ha detto che nulla può sostituire un accordo tra Teheran e l'Aiea, mentre per la Francia l'accordo di oggi - sia pure lodato dal ministro degli Esteri Bernard Kouchner - non risolve il problema di fondo del programma nucleare iraniano e del proseguimento da parte di Teheran delle attività di arricchimento dell'uranio. Anche per l'Unione Europea l'accordo tra Iran, Turchia e Brasile è insufficiente, mentre fonti diplomatiche vicine all'Aiea hanno detto che l'Iran resta in ogni caso sotto la minaccia di sanzioni da parte dell'Onu.
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