La Madonna di Fatima protesse Wojtyla
Il Papa: «Preoccupazioni e sofferenze» dell'umanità sono un «proiettile»
FATIMA - La pallottola sparata da Ali Agca contro Giovanni Paolo II è come il «proiettile» che le «preoccupazioni e sofferenze» dell'umanità e della Chiesa odierna rappresentano per la Madonna, secondo il Papa, giunto questo pomeriggio al santuario di Fatima in Portogallo.
Domani cade l'anniversario dell'attentato in piazza San Pietro del 1981. Una volta scampato, Papa Wojtyla si disse convinto che a deviare il proiettile che lo colpì dal cuore fosse stata la Madonna. Una convinzione che, sulla scorta delle rivelazioni di Fatima sugli spari ad un «vescovo vestito di bianco», spinse Wojtyla a recarsi nella località portoghese e fare incastonare una delle pallottole partite dall'arma di Ali Agca nella corona della statua della madonna di Fatima. Oggi il Papa - che ieri, a proposito della pedofilia, ha affermato che «le sofferenze della Chiesa vengono proprio dall'interno della Chiesa» - allarga il discorso e parla ancora di «sofferenze».
«Il venerabile Papa Giovanni Paolo II, che ti ha visitato per tre volte, qui a Fatima, e ha ringraziato quella 'mano invisibile' che lo ha liberato dalla morte nell'attentato del tredici maggio, in Piazza San Pietro, quasi trenta anni fa, ha voluto offrire al Santuario di Fatima un proiettile che lo ha ferito gravemente e fu posto nella tua corona di Regina della Pace», ha detto Benedetto XVI rivolgendosi alla Vergine in una preghiera nella cappellina delle apparizioni. «E' di profonda consolazione - ha poi proseguito Ratzinger allargando il discorso - sapere che tu sei coronata non soltanto con l'argento e l'oro delle nostre gioie e speranze, ma anche con il 'proiettile' delle nostre preoccupazioni e sofferenze».