24 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Eco disastro in Lousiana

Per assorbire la marea nera? Tonnellate di...capelli

Iniziativa messa a punto e coordinata via Facebook da un'associazione no-profit che li sta collezionando da tutto il mondo

NEW YORK - L'enorme cupola di cemento e acciaio su cui si erano riposte tante speranze per ora ha fallito, ma c'è una nuova e inaspettata tecnica per cercare di limitare i danni prodotti dalla macchia di petrolio nel Golfo del Messico: capelli e peli. Parrucchieri per esseri umani e animali in tutto il mondo stanno collezionando peli e capelli che verranno raccolti in sacchetti di nylon e inviati sul luogo del disastro. Si spera che questi insoliti sacchetti possano assorbire almeno parte della marea nera.

INIZIATIVA SU FACEBOOK - Secondo i media americani, circa 370.000 saloni stanno prendendo parte all'iniziativa messa a punto e coordinata via Facebook dall'organizzazione no-profit «Matter of trust». Finora stanno arrivando circa 204 tonnellate di capelli e peli al giorno. I peli e i capelli hanno un'incredibile capacità di attirare le sostanze untuose, spiega Lisa Gautier, co-fondatrice dell'associazione. I volontari stanno raccogliendo i sacchetti in 15 magazzini sulle coste del Golfo e presto li posizioneranno sulle spiagge per catturare la marea nera in arrivo.
L'iniziativa ha ottenuto l'approvazione dell'Applied Fabric Technologies, la seconda compagnia al mondo specializzata in tecniche di contenimento di inquinamento da petrolio. Gautier ha detto che le donazioni di capelli-peli stanno arrivando da Francia, Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Australia, Canada e Stati Uniti e nuovi volontari si stanno aggiungendo. Anche allevatori di alpaca e pecore stanno inviando il loro prezioso materiale.