28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Elezioni in Gran Bretagna

Londra, rebus Governo

Cameron vince ma non convince, Brown non vince, Clegg perde. Lib Dem corteggiati anche da Brown per una possibile coalizione

LONDRA - David Cameron senza maggioranza assoluta, Gordon Brown non affatto sicuro di mantenere l'incarico e Nick Clegg alle prese con una rivoluzione fallita: la performance elettorale si è chiusa con una sconfitta (più o meno grave) per tutti i leader dei principali partiti, dando vita a uno «Hung Parliament« (il primo 'Parlamento sospeso' dal 1974) dal quale sarà complicato far uscire un governo «forte e stabile», come ha promesso Brown.

Cameron è sicuramente colui che ha meno da rammaricarsi: dopo tutto, la maggioranza assoluta era un'ipotesi lontana e i Tories hanno conquistato il maggior numero di seggi e la maggior parte del voto popolare (il 36% contro il 29% dei laburisti), il che dà loro legittimità alla luce di un possibile tentativo di varare un governo di minoranza o coalizione. Cameron non ha convinto del tutto il uso elettorato, ma Downing Street non sembra poi così lontana anche se la prassi vuole che ad avere la prima possibilità di formare un esecutivo sia il premier uscente.

Brown invece vede il Labour tenere oltre le aspettative ma, paradossalmente, a frustrare le sue aspirazioni è il deludente risultato dei Liberal-Democratici che - anche se manca ancora la certezza aritmetica - lascerebbero una ipotetica coalizione Lib-Lab senza la maggioranza assoluta: i giochi quindi si complicano e per il leader laburista trovare la soluzione del rompicapo potrebbe rivelarsi alla fine impossibile.

Clegg deve incassare la sconfitta più amara di tutte: il partito Liberal-Democratico è passato dalla possibile rivoluzione di farla finita con l'eterno bipolarismo alla conferma della «ghettizzazione» alla quale lo condanna di fatto l'attuale sistema elettorale: pur avendo guadagnato un punto percentuale nel voto popolare (sfiorando il 23%), i Lib-Dem si ritrovano con un pugno di deputati in meno.