29 marzo 2024
Aggiornato 12:00
Disastro ambientale

Bp si prepara a lanciare un'operazione senza precedenti

I danni al turismo e alla pesca stimati intorno ai sei miliardi di dollari

VENICE - Il miglioramento delle condizioni meteorologiche sta facilitando il compito delle squadre di soccorso impegnate a contrastare la marea nera nel Golfo del Messico, mentre la compagnia petrolifera Bp si prepara a lanciare un'operazione senza precedenti per contenere la fuoriuscita di greggio, stimata in 100mila barili al giorno.

«Oggi imbarcheremo sulla nave una cupola che speriamo di potere installare entro una settimana» sulle falle, ha affermato Doug Suttles, il capo delle operazioni della società petrolifera britannica Bp che gestisce la piattaforma offshore «Deep Water Horizon», all'origine del disastro ambientale. Questa cupola di 70 tonnellate che dovrà essere posata sul fondo dell'oceano, a 1.500 metri di profondità, è la prima delle tre che saranno installate «sulle falle per permettere di recuperare il greggio e di aspirarlo grazie a una nave di perforazione, Enterprise situata sulla superficie», ha affermato nei dettagli.

Negli ultimi tre giorni, venti forti e il mare agitato avevano impedito le squadre di soccorso di tentare di arginare la chiazza di greggio che si estende ormai su oltre 200 chilometri di lunghezza e 110 di larghezza.

Ieri, la British Petroleum ha assicurato che pagherà «tutti i costi necessari ed appropriati per la bonifica» delle zone contaminate dalla marea nera. «Bp si assume la responsabilità della risposta alla marea nera, e la ripuliremo», si legge su un comunicato, nel quale la compagnia si impegna inoltre a «pagare tutte le richieste di indennizzo legittime e verificabili per le perdite e i danni dovuti alla marea nera» negli Stati della Louisiana, Alabama, Florida e Mississippi. Secondo alcune società di auditing i danni provocati dalla perdita di petrolio all'industria ittica e al turismo potrebbero raggiungere i sei miliardi di dollari.