Mottaki: gli Usa non possono tenere l'Onu in ostaggio su visti
Lunedì a New York la conferenza quinquennale di revisione del trattato di non proliferazione
TEHERAN - Gli Stati Uniti non possono tenere l'Onu «in ostaggio» rifiutando i visti agli iraniani che dovranno assistere alla conferenza quinquennale di revisione del Trattato di Non proliferazione nucleare in programma lunedì a New York, nel quale il presidente iraniano Mahmoud Ahnedinejad presenterà alcune proposte: lo ha affermato il capo della diplomazia di Teheran, Manoucher Mottaki.
La consegna dei visti alle delegazioni e ai dirigenti dei Paesi membri dell'Onu costituisce un obbligo e non una prerogativa» per i funzionari statunitensi: il governo americano non ha alcun diritto di strumentalizzare la concessione dei visti contro altri Paesi», ha dichiarato Mottaki in conferenza stampa.
Ieri il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Philip Crowley, aveva indicato come fosse in coso la procedura di assegnazione dei visti per la delegazione iraniana, e che «non tutti» i visti erano stati approvati, senza specificare se Ahmadinejad si trovasse fra gli esclusi.
Cinque anni fa la conferenza si era chiusa senza alcun nuovo piano di azione contro la proliferazione nucleare, e neanche un documento unitario finale: le tre Commissioni di lavoro incaricate di redigere le raccomandazioni - legalmente vincolanti per i Paesi firmatari - da mettere in atto per rendere più efficace il Trattato infatti rimasero bloccate dai veti incrociati di numerosi Paesi membri.
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