20 aprile 2024
Aggiornato 13:00
L'eruzione islandese

Impossibile sapere quanto durerà il fenomeno

La protezione civile: «La nube di cenere si avvicina, possibile chiusura scali al Nord»

ROMA - La nube di cenere sollevatasi nell'atmosfera dopo l'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull, sta lambendo il settore transalpino dell'Austria e, a meno che le previsioni meteo non cambino, verosimilmente arriverà anche su parte delle nostre regioni settentrionali, e molti aeroporti del Nord Italia quindi domani potrebbero venire chiusi. Mentre non sono previste criticità per le telecomunicazioni o i servizi energetici, Nè rischi per la salute, a preoccupare è soprattutto l'impossibilità di prevedere la durata del fenomeno, spiega la Protezione civile, al termine della riunione operativa a Roma al dipartimento della Protezione Civile, alla quale sono stati convocati anche Enac, Enav, i vertici dell'aeronautica civile, militare e i rappresentanti di Anas, Autostrade per l'Italia ed Fs, riunione allargata proprio per prevenire eventuali ricadute sui trasporti di superficie.

«Il problema legato alla nube di cenere è che non è possibile sapere quanto possa durare il fenomeno, se un giorno, una settimana o di più. Anche se naturalmente non con la stessa intensità e continuità», spiega Luciano Massetti, direttore generale «attività aeronautica» del dipartimento della Protezione Civile. Per questo sono stati consultati esperti, anche a livello internazionali, vulcanologi, e sono stati convocati anche i primi attori, ovvero responsabili dei servizi aerei, ma anche dei trasporti di superficie che potrebbero in conseguenza della limitazione del trasporto aereo essere presi d'assalto.

Al momento - spiega Massetti - la responsabilità di seguire e prevedere gli spostamenti della nube di cenere è in capo al servizio meteorologico inglese. Oggi è stato fatto il primo punto sula situazione, stasera è previsto un nuovo aggiornamento e domani un'altra riunione operativa al dipartimento della Protezione civile.

«La nube sta già lambendo il versante transalpino dell'Austria ed è possibile che arrivi sul nostro versante stanotte. Stasera avremmo un altro briefing con i servizi britannici per una ulteriore conferma», spiega il generale, sottolineando che «l'arrivo della nube potrebbe significare la chiusura di alcuni aeroporti della Val Padana, che subiscono l'aggravante di essere in zone di scarsa ventilazione, e il fenomeno potrebbe permanere più a lungo». Così, per prevenire criticità è stato chiesto ai vertici di autostrade e ferrovie di confrontarsi con i colleghi transalpini «per potenziare eventualmente i servizi».