12 ottobre 2025
Aggiornato 14:00
Crisi mediorientale

Missili su Gaza a Pasqua: torna la tensione nei territori

Dopo i lanci dei razzi Qassam dei palestinesi nel sud di Israele, lo Stato ebraico minaccia nuove incursioni per rappresaglia

GERUSALEMME - Nei giorni della Pasqua ebraica, non c'è pace per Israele e i palestinesi di Gaza. Agli ultimi lanci di razzi Qassam contro il proprio territorio, l'esercito israeliano ha deciso di rispondere con il fragore dei suoi missili. Tre bambini sono rimasti feriti in almeno sette incursioni aeree compiute ieri nella Striscia: una circostanza che ha alimentato la tensione nella regione, proprio mentre si moltiplicano gli sforzi per ripristinare il dialogo israelo-palestinese in vista di un prossimo accordo di pace.

In occasione delle festività, Israele ha chiuso tutti i valichi di transito per la Cisgiordania: il provvedimento resterà in vigore fino al prossimo 5 aprile, quando le celebrazioni per la Pasqua ebraica volgeranno al termine. L'accesso in territorio israeliano sarà consentito soltanto a chi avrà necessità di cure mediche, mentre in Cisgiordania potranno recarsi solo personale sanitario, operatori di ong e legali.

Una condizione di allerta che riflette la precarietà della situazione politica e della sicurezza. Tanto più che, dopo gli oltre 40 razzi palestinesi caduti sul proprio territorio dall'inizio del 2010, Israele ha minacciato nuove, grandi, operazioni militari contro Hamas. E' stato il vice premier Sylvan Shalom a lanciare un avvertimento al movimento islamico: «Non permetteremo nuovamente di vedere i nostri bambini terrorizzati nei rifugi, questo ci obbligherebbe a lanciare una nuova operazione militare. E' una delle opzioni di cui disponiamo, e se non avremo altra scelta, la utilizzeremo in futuro», ha detto il vice di Benjamin Netanyahu.