18 gennaio 2025
Aggiornato 04:30
Elezioni irachene

La lista di Al Mallki in testa anche a Bassora

Il rivale di Allawi in vantaggio ad Al Anbar. Per il Primo Ministro difficile forgiare delle alleanze in Parlamento

BAGHDAD - Prosegue il testa a testa fra l'Alleanza per lo Stato di Diritto (Aed, sciita) del premier iracheno uscente Nouri al Maliki e il Bloccco Iracheno (laico e che comprende anche personalità sunnite) dello sfidante Ayad Allawi: gli ultimi risultati parziali resi noti dalla Commissione elettorale danno l'Aed in testa nella provincia di Bassora (la terza per importanza nel Paese) mentre il Bi si sarebbe imposto nella provincia sunnita di Al Anbar.

Al Maliki può però contare sul fatto di essere in vantaggio nella capitale Baghdad, che da sola fornisce 70 dei 325 deputati in lizza; nelle tre provincie autonome del Kurdistan iracheno è netto il vantaggio di Kurdistania, la coalizione fra i due partiti storici curdi (Upk e Pdk), sulla nuova formazione del Gorren.

Secondo gli analisti, la maggioranza conquistata da Al Maliki non appare tuttavia sufficiente per garantirgli di riconquistare la poltrona di Primo ministro, dato che troverà difficile forgiare delle alleanze in Parlamento: le sue relazioni con i curdi non sono cordiali, i sunniti lo accusano di aver rilanciato la politica di de-baathificazione rivolta contro di loro e i rivali sciiti dell'Alleanza Nazionale Irachena lo accusano di aver voluto praticare un potere di tipo personalistico; la carica di premier dovrebbe andare dunque o a un altro dirigente dell'Aed o ad Allawi.

Stando a fonti delle Nazioni Unite i risultati definitivi non saranno noti prima della fine marzo e la formazione del nuovo esecutivo potrebbe rivelarsi un processo di mesi, nonostante la legislatura termini il 16 marzo e da allora l'esecutivo uscente non potrà che dedicarsi al disbrigo degli affari correnti.