Terremoto 30mila volte più forte di quello dell'Aquila
Sempre in Cile nel 1960 il sisma più forte mai registrato: magnitudo 9.5
SANTIAGO - Il sisma di magnitudo 8.8 che ha colpito questa note il Cile è 30mila volte più forte in termini di energia liberata di quello che colpì il 6 aprile del 2009 l'Aquila, con una di magnitudo 5.8. Lo spiega Enzo Boschi,il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
La zona colpita oggi dal terremoto - spiega Boschi - è una zona storicamente sismica: poco più a sud a Valdivia si verificò nel maggio del 1960 il terremoto più più forte mai registrato al mondo, di magnitudo 9.5. Quello di stanotte è comunque il terremoto più forte dopo quello di Sumatra del 2004 di magnitudo 9.3 registrato negli ultimi anni. Il fatto che a 325 chilometri a sudovest, nella capitale Santiago siano crollati edifici non deve stupire: «Trecento chilometri non sono tanti per una sollecitazione come questa, per un terremoto di questa entità, ovvero 30mila volte più forte in termini di energia liberata di quello che ha colpito l'Aquila. E' fondamentale come e dove sono costruiti gli edifici», sottolinea il presidente dell'Ingv.
Quelle dove si è verificato il sisma - prosegue Boschi - sono zone di subduzione nella dinamica della tettonica a placche: una parte della crosta in questo caso quella che ha sopra l'oceano si inserisce sotto la crosta dell'America del Sud e crea uno scontro continuo. Così si creano le Ande come un corrugamento causato da questo spingimento di placche e la fossa oceanica che si trova in prossimità della costa sudamaricana. E a questo sono associati l'attività vulcanica e i terremoti. In genere i terremoti si verificano ad una profondità focale notevole intorno ai 60-70 chilometri - in questo caso infatti a 59 chilometri di profondità al largo di Maule - e questo riduce la capacità distruttiva dei terremoti. «Il terremoto più devastante è quello che si genera sotto i centri abitati, ma ciò che rende devastante un terremoto è come e dove sono costruiti gli edifici», ribadisce.