Dalai Lama: pronto a lasciare se lo vogliono i tibetani
Lo ha affermato durante una visita a Los Angeles
NEW YORK - Il Dalai Lama è disposto ad abbandonare il proprio ruolo di guida spirituale se i tibetani lo ritenessero necessario. Durante una visita a Los Angeles il Dalai Lama, costretto nel 1959 a fuggire dal Tibet ormai sotto il controllo di Pechino, ha dichiarato alla National Public Radio: «Se la maggior parte dei tibetani ritiene che l'istituzione del Dalai non sia più rilevante, allora può cessare di esistere. Non c'è problema». «Sembra che i cinesi siano più preoccupati di me nel voler salvaguardare questa istituzione», ha aggiunto sorridendo.
Nel 1995 Pechino bocciò il Panchen Lama, altra importante figura del buddismo, scelto dal Dalai Lama e ne indicò uno proprio. Il Panchen Lama scelto dal Dalai Lama, Gedhun Choekyi, venne arrestato nello stesso anno dalle autorità cinesi all'età di appena sei anni e da allora non si sa più nulla di lui. Il suo posto è stato preso da Qoigyijabu nominato dal regime comunista.
La settimana scorsa il Dalai Lama è stato ricevuto dal presidente americano Barack Obama alla Casa Bianca. L'incontro ha scatenato le ire della Cina.