Frattini: chiusura ambasciate? Serve un accordo nella UE
Hanno già chiuse le sedi di Francia, Usa, Gb e Giappone. Continuano nel paese gli scotri tra le forze di sicurezza e membri di Al Qaeda
ROMA - Dopo gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e il Giappone anche la Francia ha chiuso «per motivi di sicurezza» la propria ambasciata a Sana'a, capitale dello Yemen, dove resta alto l'allarme per la minaccia di attentati da parte di al Qaida. Intanto la Germania ha bloccato l'accesso al pubblico della propria sezione consolare, mentre Madrid ha deciso un ingresso limitato nella propria sede diplomatica.
Resta aperta, per il momento, l'ambasciata italiana, in attesa che a Bruxelles si arrivi a «una concertazione europea» sulle misure da prendere per le rappresentanze diplomatiche dell'Ue nello Yemen. «La linea resta quella di cercare un accordo a livello di Unione Europea» ha spiegato il portavoce del ministro degli Esteri, Maurizio Massari, aggiungendo che il capo della diplomazia, Franco Frattini, ha parlato questa mattina con l'Alto rappresentante europeo per la politica estera, Catherine Ashton, che ha «condiviso» la posizione italiana.
Sempre oggi, due presunti membri di al Qaida sono morti e altri tre sono rimasti feriti in una operazione condotta dalle forze di sicurezza yemenite a nord di Sanaa. Le forze yemenite si sono scontrate con il gruppo legato a Nazih al Hang, un presunto membro di al Qaida, nella regione di Arhab, a 40 chilometri a nord della capitale. Due uomini di Nazi al Hang sono stati uccisi e altre tre sono rimasti feriti, mentre il loro capo è riuscito a fuggire.
Da parte sua, il capo della diplomazia yemenita, Abou Bakr al-Kourbi, da Doha, dove si trova in visita, ha sottolineato che «lo Yemen è capace di fare fronte ai gruppi» terroristi ma «ha bisogno di un aiuto internazionale per la formazione e l'addestramento delle unità di antiterrorismo e un aiuto economico».
Sabato, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno annunciato di voler rafforzare la loro azione contro il terrorismo in Yemen e in Somalia dopo il fallito attentato del 25 dicembre contro un aereo della compagnia americana Delta Airlines. «Downing Street e la Casa Bianca hanno deciso di intensificare l'azione congiunta del Regno Unito e degli Stati Uniti per contrastare la minaccia terroristica emergente in Yemen e in Somalia, dopo il complotto terroristico fallito di Detroit», ha riferito un comunicato dei servizi del primo ministro britannico Gordon Brown.