28 agosto 2025
Aggiornato 13:00

Due presunti terroristi di Al Qaida uccisi nello Yemem

Per motivi di sicurezza chiude anche l'Ambasciata del Giappone. L'Ambasciata Italiana per ora resta aperta

SANA'A - Due presunti membri di al Qaida sono morti e altri tre sono rimasti feriti in una operazione condotta oggi dalle forze di sicurezza yemenite a nord della capitale Sanaa. Lo si apprende da una fonte tribale. Le forze yemenite si sono scontrate con il gruppo legato a Nazih al Hang, un presunto membro di Al Qaida. I raid contro il movimento terrorista si sono intensificati grazie anche al sostegno di Usa e Gran Bretagna: i due Paesi da ieri hanno chiuso le loro ambasciate a Sanaa per il timore di attacchi.

Oggi a seguito delle minacce di al Qaida, è stata chiusa anche l'ambasciata giapponese e la Germania ha chiuso la sede consolare. La Spagna aveva annunciato già ieri la possibilità di restrizioni all'ingresso.

Il governo yemenita sta reagendo «con vigore» alla minaccia «molto potenziale e molto generale» di attentati terroristici a Sanaa, ha detto a Apcom l'ambasciatore in Yemen, Mario Boffo. Boffo ha sottolineato che da giorni sono in corso controlli a tappeto, «indagini accurate e arresti di sospetti» in diverse regioni del paese». Per ora la sede diplomatica italiana resta aperta, ma «è chiaramente una decisione che può cambiare di giorno in giorno», ha detto.

Dopo il fallito attentato all'aereo Delta in servizio da Amsterdam a Detroit il giorno di Natale, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva indicato la presenza di una connessione diretta fra il giovane attentatore e Al Qaida nello Yemen.