4 maggio 2024
Aggiornato 04:30
Mondo. Iran

Condanne dall'Occidente per il nuovo test missilistico iraniano

Il Sejil-2 a lunga gittata può colpire Israele, ma anche la Turchia. Minacciate nuove sanzioni internazionali

TEHERAN - Teheran ha sperimentato oggi con successo una versione aggiornata del missile Sejil-2 a lunga gittata, in grado di colpire obiettivi fino a 2mila chilometri di distanza, e quindi anche Israele. Il lancio del nuovo missile, in grado di raggiungere anche numerosi paesi arabi, tra cui la Turchia, ha scatenato una serie di condanne, tra cui quelle di Washington, Londra, Berlino e Parigi, mentre la Repubblica islamica è minacciata da nuove sanzioni internazionali per la sua politica internazionale.

Reazioni comuni - Secondo la Casa Bianca, i test missilistici iraniani fanno dubitare delle intenzioni pacifiche della Repubblica islamica. La Francia ha dichiarato che il nuovo test missilistico è «un cattivissimo segnale per la comunità internazionale». Il governo di Berlino si è detto «preoccupato» per il nuovo test missilistico effettuato dall'Iran e annunciato dalla tv di Stato iraniana. Londra ha parlato della «profonda preoccupazione» dei paesi occidentali: «Si tratta di un motivo di profonda preoccupazione per la Comunità internazionale e ciò perora la causa di nuove sanzioni. Tratteremo ciò con tutta la serietà richiesta», ha dichiarato Brown, secondo quanto riferito da Downing Street, poco dopo una riunione a Copenaghen con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon.

La tv di Stato iraniana ha annunciato che il lancio è «riuscito», mostrando delle immagini del decollo. L'apparecchio - ha precisato la tv - è una versione «migliorata» del Sejil-2, la cui messa a punto era stata annunciata a fine settembre dal comandante dalle forze aeree dei Guardiani della rivoluzione, il generale Hossein Salami. La gittata del Sejil-2, stimata tra i 2mila e i 2.500 chilometri, permette in teoria di raggiungere Israele, nemico dichiarato del Paese degli Ayatollah, ma anche dei vicini arabi, turchi, russi e pachistani.

Il missile balistico a due fasi, già testato con successo dall'Iran a maggio e settembre scorsi, è «la migliore arma di cui dispongono le forze armate iraniane», ha affermato Salami. Utilizza combustibile solido, che, secondo gli esperti, ne rende più difficile l'individuazione prima del lancio. La sua alta velocità al rientro nell'atmosfera lo rende inoltre «indistruttibile da parte di missili anti-missili», ha affermato oggi il ministro della Difesa iraniano Ahmad Vahidi.