2 ottobre 2025
Aggiornato 11:30
Omicidio Meredith

Clinton: ascolterò chi ha dubbi sull'esito del processo di Perugia

Il segretario di Stato Usa non si è ancora occupata della vicenda. Amanda dal carcere continua a professare la sua innocenza

WASHINGTON - Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha detto di non aver avuto tempo di occuparsi del caso di Amanda Knox - la giovane americana condannata in primo grado dal tribunale di Perugia a 26 anni di carcere per l'omicidio di Meredit Kercher -, essendo stata assorbita dal dossier afgano.

CRITICHE - Parlando al network ABC, Clinton ha detto anche di non aver avuto contatti con il governo italiano in merito alla vicenda, dicendosi comunque pronta a incontrare chiunque sia preoccupato per l'esito del processo. Secondo E reazioni opposte sono arrivate dalle due sponde dell'Atlantico alla sentenza che ha condannato Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'omicidio di Meredith Kercher: la stampa statunitense si era limitata alla cronaca, non lesinando critiche al funzionamento della giustizia italiana; quella britannica invece aveva accolto con favore il verdetto, concentrando la sua attenzione sulla studentessa americana.

A CASA I FAMILIARI DELLA KERCHER - Intanto sono tornati in Gran Bretagna i familiari di Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa nel 2007 a Perugia, dopo la chiusura del processo di primo grado che ha visto la condanna di Amanda Knox e Raffaele Sollecito a 26 e 25 anni di reclusione.

AMANDA: «NESSUNO MI CREDE» - Dal carcere, la studentessa statunitense Amanda Knox continua a professare la sua innocenza. La 22enne ha avuto una crisi di pianto nella prima notte trascorsa in carcere. «Nessuno mi crede», avrebbe detto. Ha ricevuto la visita del padre e della madre, che hanno promesso di inoltrare appello alla sentenza di primo grado.