Strage a Perm, Medvedev: i gestori del nightclub senza coscienza
Il presidente russo ha chiesto la massima punizione per loro. In passato erano già stati multati due volte
MOSCA - I gestori del nightclub di Perm, in Russia, dove ieri è scoppiato un incendio costato la vita a 109 persone «non hanno mai avuto nè cervello, nè coscienza». E' il durissimo giudizio del presidente russo, Dmitry Medvedev, che ha invocato la pena più dura possibile nei loro confronti. Medvedev ha proclamato per domani una giornata di lutto.
MULTATI DUE VOLTE IN PASSATO - I responsabili del locale, hanno denunciato le autorità russe, hanno ripetutamente ignorato le richieste di modificare gli interni per rispettare le norme anti-incendio. A prendere fuoco sono stati la tettoia coperta da rami decorativi e un telo di plastica. Il ministro delle Situazioni di emergenza, Sergei Shoigu, ha riferito al presidente Medvedev che i proprietari hanno infranto la legge organizzando uno spettacolo pirotecnico che ha innescato il rogo. Ha aggiunto che i gestori erano stati multati già due volte in passato per non aver osservato le norme di sicurezza per prevenire gli incendi.
Il proprietario del nightclub e uno dei gestori sono stati arrestati e le autorità stanno ricercando altri quattro sospetti.
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