18 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Afghanistan. Al Qaeda

Per ex premier afgano «Bin Laden è vivo»

Hikmetyar: «Errori al Qaida portarono a caduta regime talebano»

KABUL - Il capo di al Qaida, «lo Sheikh Osama Bin Laden è vivo». A sostenerlo questa volta è Gulbeddin Hikmatyar, uno dei signori della guerra afghano in un video trasmesso dalla tv privata pachistana 'Aaj», come rilancia stamane con grande evidenza la tv satellitare saudita, al Arabiya.

Hikmatyar che è leader del Partito Islamico afghano, senza fornire dettagli sulla sua affermazione sullo sceicco, spazia su altri temi sia sulle vicende afghane che sugli attentati in pakistan e sul ruolo degli stati della ragione. Il sessantaduenne eroe della guerra contro i sovietici ha affermato che i talebani afghani «permetteranno agli Stati Uniti un ritiro sicuro dall'Afghanistan qualora gli americani decidessero di abbandonare il nostro Paese».

Nel corso della stessa intervista, il leader fondamentalista islamico, ha criticato «la strategia» dell'organizzazione di al Qaida accusandola di avere «commesso errori che hanno portato alla caduta» del regime talebano. A differenza del passato, il comandate islamico che si distingue dai talebani, afferma oggi di «non essere ostile a Hamid Karzai», il presidente afgano appena rieletto per un secondo mandato.

Critiche anche ai recenti attentati kamikaze degli studenti del Corano pachistani: «le azioni di martirio» anzichè contro le forze di sicurezza di Islamabad, ha detto, «vanno dirottate contro le forze straniere».

Per Hikmatyar, «Iran, Cina e India, nonostante le divergenze tra di loro, sono i paesi che aiutano gli Usa in Afghanistan». E per preparare «lo scenario del ritiro' delle forze multinazionali dal paese asiatico, Hikmatyar, è convinto della necessità di coordinare con: Turchia, Iran, Pakistan.